LA STIRPE E IL SANGUE
Anno 1442. L’esercito ottomano al comando di Murad II irrompe in Valacchia devastando i villaggi. Tra le capanne divorate dalla violenza nasce Radu, un bambino affetto da una rara forma di anemia che riuscirà a sopravvivere solo grazie alla caparbietà di Maria, sua madre, e a quella della sorella Anna. I tre sfuggono all’invasione rifugiandosi nella foresta, ma l’efferatezza dei lupi e degli orsi impallidisce dinnanzi a quella degli uomini. Anna e Maria si trovano così costrette, per resistere, a infrangere ogni regola, e insegneranno a Radu un’ostinata resistenza e una ferocia che ha l’impudenza di rivelarsi necessaria. La loro è la storia di un esilio, e di una scalata che rovescia il potere affogandolo nel suo stesso sangue. La sopravvivenza come codice morale, l’amore come unica gomena. E a legarli, sopra ogni cosa, il rito del sangue che Maria insegna a Radu e che lo tiene in vita, unendo così il suo destino di giovane uomo alla leggenda che porterà Vlad l’Impalatore, meglio noto come Dracula, a imporsi nell’immaginario collettivo. Lorenza Ghinelli si misura con la letteratura gotica reinterpretandola, offrendo ai lettori un racconto nerissimo, ma anche un potente inno alla sete di riscatto degli esuli e alla forza indomita delle donne.
BALLATA PER NINA
Alfredo è certo che sua sorella Nina, ormai quattordicenne, abbia visto e sentito qualcosa di tremendo che l’ha portata a chiudersi in un silenzio impenetrabile. Soprattutto, si è convinto che c’entri con una serie di morti che la cronaca definisce suicidi e che, come tali, vengono archiviati nell’indifferenza generale. Intanto, l’unico che riesce a strappare Nina al suo isolamento è Leonardo, un quindicenne in affido. Il loro è un rapporto esclusivo ed escludente, di chi si trova a condividere percezioni troppo sottili per poter essere credute. Sorda dall’età di dieci anni, Nina ha affinato la capacità di vedere e di sentire frequenze che agli altri non sono concesse. Se alcuni lo definiscono un dono, per lei è una dannazione, visto che la sua sordità si sintonizza di nuovo su una storia di sangue. Stavolta, però, non può procedere come ha fatto in passato: il male corrisponde pienamente alla natura di chi agisce, e non cerca né comprensione né assoluzione. Sullo sfondo di una città allo sbando, si muovono individui smarriti, travolti dai confinamenti imposti e dal cambiamento climatico, schiacciati da un’iper-realtà che annichilisce ogni capacità immaginativa.
Ballata per Nina, capitolo conclusivo di una trilogia, è anche e soprattutto una storia di legami che resistono come corde tese sull’abisso, e che la protagonista spezzerà solo per poterlo risalire da sola, carica di consapevolezze che non possono essere barattate con nessuna rassicurazione. L’amore che resiste persino allo strappo è l’unico che conta, e saprà dirle chi è diventata davvero.
BUNNY BOY
Dicembre 2018. La testa di un uomo a cui sono stati asportati gli occhi viene ritrovata in un sacco di plastica ai piedi di un cassonetto. Il resto del corpo, privato anche del cuore e delle mani, viene scoperto il giorno dopo dentro un pozzetto dell’acqua piovana, in stato di decomposizione. Nel frattempo Nina, undici anni, viene obbligata dai genitori a tornare in psicoterapia, per superare un trauma che sei mesi prima le è quasi costato la vita e a cui tutti imputano la sua attuale insonnia. In realtà, da quando è diventata sorda, Nina è afflitta da terrificanti visioni sonore, che altro non sono che presagi di morte; le sue notti sono tormentate da incubi ambientati proprio all’interno di un pozzetto dell’acqua piovana.
Mentre il killer – un ragazzino spezzato che crescendo si è trasformato in un oscuro e spietato vendicatore chiamato Bunny Boy – continua a uccidere, la bambina a poco a poco si rende conto di essere in qualche modo connessa a lui, e soprattutto di essere la sola a poterlo fermare. Per riuscirci, con l’aiuto di vecchi e nuovi alleati, si vede costretta a calarsi nel pozzo nero e profondo dei ricordi dell’assassino: i suoni e le visioni che la perseguitano appartengono infatti al passato di Bunny Boy, dove si nasconde una frattura che non può essere sanata né ricomposta, ma alla quale Nina dovrà comunque dare ascolto. Insieme alle ormai diciannovenni Rasha e Nur e al diciassettenne Alfredo, suo fratello, la bambina si troverà catapultata in un’avventura che porterà ognuno di loro a confrontarsi con le ragioni del male. I quattro ragazzi si addentreranno in un territorio in cui l’infanzia può essere nera e cannibale, ma comunque degna di essere riconosciuta. Quello che non sanno è se gli sarà concesso di riemergerne indenni.
TRACCE DAL SILENZIO
Nina ha dieci anni ed è diventata sorda in seguito a un incidente stradale. I genitori, decisi a lasciarsi quel trauma alle spalle, si trasferiscono in una nuova casa che confina con il parco. Una sera, come sempre, Nina spegne l’impianto cocleare che le permette di sentire e si addormenta.Una musica però la sveglia. Una musica che non dovrebbe e non potrebbe percepire. Nina si alza e la segue. Nello stesso istante, nel cuore della notte, un ragazzo viene ucciso. Non sarà l’unica volta che la bambina sentirà quella canzone, non sarà l’unica volta che, al ritmo di quelle note allegre e inquietanti, qualcuno verrà aggredito.Come può Nina ascoltare quella musica senza indossare il suo audioprocessore? E perché nessun altro la sente oltre a lei? Cosa significano le strane visioni che ha in quei momenti?Sono solo alcune delle domande a cui la bambina dovrà trovare risposte, per interrompere la spirale di violenza che minaccia di inghiottirla. Al suo fianco si schiereranno il fratello Alfredo e due sue compagne di classe, Rasha e Nur. Per Nina, poi, si rivelerà determinante l’incontro con l’anziana Rebecca – la sua vicina di casa –, perseguitatada un oscuro passato: se per Rebecca la bambina è un raggio di sole, agli occhi di Nina la vecchia è la nonna che ha perduto. Ma per essere risolti, gli inferni devono essere attraversati.
Dall’autrice del Divoratore, bestseller internazionale, una favola nera intessuta di inquietudine e meraviglia, dove l’orrore è al tempo stesso magico e quotidiano.
ANCHE GLI ALBERI BRUCIANO
Sin da piccolo, Michele ha marciato lungo i giorni, i mesi e gli anni senza mai uno scarto, senza mai una ribellione. Unico, solido legame è quello con nonno Dino, ex partigiano, ora spento dall’Alzheimer. Ma un giorno, complice una lezione di judo saltata, Michele torna a casa prima del previsto e sorprende il padre, algido professore universitario, tra le braccia di una sua studentessa. Lo scossone emotivo lo sbalza fuori dai binari della sua educata regolarità, e lo sospinge verso Vera, una compagna di classe taciturna quanto spiazzante, che sembra l’unica in grado di capirlo. Quando i genitori, in un goffo tentativo di salvare il matrimonio, annunciano il trasferimento di loro tre in America, e quello conseguente di nonno Dino in casa di riposo, Michele alza la testa, e per la prima volta nella sua vita prende una decisione che scardina gli equilibri precari da cui è sempre stato condizionato. Accanto, si ritroverà proprio Vera, ma anche tutti i suoi segreti scuri.
ALMENO IL CANE È UN TIPO A POSTO
Massimo non è uno sfigato: ce lo hanno fatto diventare. La colpa al novanta percento è di Vito. È lui ad avergli affibbiato il nomignolo di Minimo, e se ti danno quel soprannome negli spogliatoi della piscina, è difficile che gli altri pensino che il tuo è un problema di altezza o di torace stretto. Vito però ha un segreto, un segreto fatto di lividi e serate trascorse trincerato in camera sua, e Massimo, suo malgrado, sta per scoprirlo. Poi c’è Celeste, divisa tra l’essere se stessa o trasformarsi in come mamma e papà la vorrebbero; Stefania, che desidera soltanto dimagrire; Margò, alle prese con un’estate da gigante prima di tornare hobbit a settembre. Intorno a loro, un’intera galassia di amici, parenti e adulti alle prese con una tempesta di incontri e scontri che nel corso di una manciata di giorni li cambierà per sempre.
CON I TUOI OCCHI
Irma ha solo otto anni, vive a Rimini e ha capito che la vita cambia in fretta, e spesso non in meglio. Suo padre ha fatto carriera, la madre è presa da un’altra gravidanza e così passa le giornate con la nuova babysitter, una ragazzina di soli tredici anni, ribelle e sessualmente spregiudicata, che irrompe nella sua vita come un tornado. Con lei Irma conoscerà troppo presto i segreti del sesso e l’infanzia scivolerà via lasciando spazio a giochi perversi e sconosciuti.
Carla, invece, è cresciuta a Favignana, in una famiglia affettuosa e attenta. Porta con sé il vigore dell’isola siciliana, brulla e selvatica, il calore del sole che rimbalza sul mare, le linee decise delle rocce calcaree, e conosce la vitalità, la passione e l’amore incondizionato. Nei suoi occhi luminosi si cela un segreto, nella sua anima arde un fuoco inconfessabile.
Sembra un incontro impossibile quello fra Irma e Carla, che invece, ormai donne, sono destinate a scontrarsi. Eppure la solitudine e il cinismo di Irma, caduta in una spirale di perversione e infelicità, finiranno per frantumarsi di fronte all’energia di Carla.
LA COLPA
Finalista Premio Strega 2012
Estefan, Martino, Greta: tre anime violate da un’esistenza spietata. Estefan nasconde un segreto inconfessabile, un macabro ricordo d’infanzia che lo perseguita. Forse si è macchiato di un crimine atroce, oppure è vittima di una memoria bugiarda, che distorce la realtà. Ma nella realtà, qual è la colpa per cui sua madre e suo padre hanno smesso di amarlo? Anche Martino, il suo migliore amico, custodisce un terribile segreto, una verità sconvolgente che nessuno deve conoscere. Il male che condividono li ha resi complici. Il male che condividono li ha uniti in un legame indissolubile. Non si confidano, chiusi in un silenzio che saranno costretti a infrangere solo quando il passato minaccerà di tornare. Finché un giorno la strada di Estefan si incrocia con quella di Greta, una bambina di appena nove anni che ha perso entrambi i genitori. Cresciuta in campagna, circondata da una decadente periferia industriale, vive come prigioniera nella casa del nonno. Il loro incontro, figlio dell’ennesimo episodio violento, sarà il primo passo verso la redenzione. La colpa è un romanzo graffiante e diretto che parla del dolore dell’infanzia ignorato dal mondo adulto e della possibilità di riscattarsi, nonostante tutto.
IL DIVORATORE
Considerato il caso letterario del 2011, Il Divoratore ha scatenato aste in tutto il mondo.
Venduto in Spagna, Portogallo, Brasile, Olanda, Russia e Francia.
Denny ha solo sette anni, una madre tossica, un padre folle e alcolizzato, dei compagni di scuola che lo maltrattano e lo considerano pazzo. Quando è solo, per vincere il terrore inventa filastrocche inquietanti. Ha un unico amico, che si fa chiamare Uomo dei Sogni: è un vecchio crudele, trasandato, con un bastone in mano. Se qualcuno fa del male a Denny, l’Uomo dei Sogni non perdona. Arriva e vendica.
Pietro di anni ne ha quattordici. È un autistico geniale col dono del disegno. Unico testimone oculare delle aberranti sparizioni di alcuni ragazzini, Pietro fa la sola cosa che gli riesce in modo esemplare: disegna ciò che ha visto. E ciò che ha visto è agghiacciante. Nessuno gli crede, nessuno tranne la sua educatrice professionale, Alice: quei disegni le tolgono il sonno e la precipitano nell’incubo, le ricordano qualcosa che molti anni prima aveva cercato di rimuovere… Ma ora il passato ritorna e travolge. E deve essere fermato.
Onirico e spietato, Il Divoratore non dà scampo al lettore, lo trascina in un sogno angosciante e opprimente, in cui è impossibile distinguere realtà e finzione.
SOGNI DI SANGUE
Per gli 0,99 della Newton, un racconto di Lorenza Ghinelli.
Enoch ha tredici anni ed è costretto a portare dei tutori di metallo che lo rendono facile bersaglio delle prepotenze dei suoi coetanei. Eppure, quando si addormenta, diventa più letale di una legione di demoni.
Cosa accade mentre dorme? C’è forse un legame tra i sogni di Enoch, la sparizione del suo peggiore aguzzino e il ritrovamento di uno strano ciondolo risalente all’antico Egitto? Chissà se Dorotea, la madre di Enoch, donna algida e imperturbabile, con una passione viscerale e morbosa per le scienze occulte, conosce il suo segreto. Persino la loro casa nasconde un mistero, mentre tanti altri brulicano e strisciano lungo le fogne della città…
CRONACHE DALLA POLVERE
Un mosaic novel sul cuore di tenebra del colonialismo italiano
Nel 1936 l’esercito italiano conquista la capitale dell’impero etiope, Addis Abeba. Per quelle popolazioni un nuovo inizio: la pace romana, come la definì Benito Mussolini. Cronache dalla polvere racconta questa pagina di storia dell’Italia dimenticata e troppo a lungo taciuta: l’occupazione dei territori dell’Abissinia da parte delle truppe fasciste. Il regime ambiva a farne il fiore all’occhiello dell’Impero italiano ma si trovò a reprimere con atroce violenza la resistenza dei fieri guerriglieri arbegnuoc. Le truppe italiane insieme alle camicie nere si resero protagoniste di rastrellamenti, distruzioni e massacri di uomini, donne e bambini, abbandonando umanità e pietà. Perdute per sempre in quelle terre lontane da Roma. Le popolazioni locali non hanno mai dimenticato quel passato di inaudita violenza.Cronache dalla polvere è un’occasione per ricordare l’orrore della guerra e delle ideologie di superiorità della razza. Questa storia batte al tempo inesorabile dei tamburi di guerra, respira polvere e vento e ha gli occhi dei suoi protagonisti: soldati italiani, guerriglieri etiopi e alcune misteriose presenze. Fantasmi. Il paesaggio africano del secolo scorso rivive con una vena fantastica grazie al racconto corale del collettivo di scrittrici, scrittori e illustratori in tutta la sua spettacolare intensità e drammaticità.
I DIMEZZATI
All’interno, 13 reportage narrativi a cura di Giulia Callino, Lorenza Ghinelli, Davide Gritti, Ndack Mbaye, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Gaetano Moraca, Angelo Mozzillo, Donato Novellini, Martino Pinna, Nicolò Tabarelli, Zeno Toppan, Salvatore Toscano, Michele Vaccari.
I dimezzati è il secondo volume della Trilogia normalissima edita da CTRL.
LA FUGA
Un libro che è come una playlist. Nove autori “per grandi” tra i più amati si cimentano nella scrittura di racconti per ragazzi.
I ragazzi di Qualcunoconcuicorrere – gruppo di lettura e blog di riferimento nel mondo della narrativa per ragazzi – hanno scelto nove fra i loro autori preferiti non considerati per ragazzi e hanno lanciato loro la sfida: scrivete un racconto per noi. Il tema: la fuga. Si fugge da qualcosa o verso qualcosa? Si fugge per paura, per speranza, per amore o…? È un tema che si può declinare in mille modi, ma in cui tutti i ragazzi si sono riconosciuti, perché racchiude molte delle emozioni che si trovano a vivere: l’adolescenza è l’età delle scelte, del distacco da un prima, e della corsa verso un dopo che allo stesso tempo seduce e spaventa. Tutti ci sentiamo in fuga, dicono i ragazzi. Esplorare le sfumature del come è compito dei migliori scrittori.
RIEMERSI
Prima c’era la terra: i campi, le case, le fabbriche, le scuole. Poi, è arrivata l’acqua. Un inferno di acqua dal cielo che tra il 15 e il 17 maggio 2023 ha devastato la Romagna. I racconti di questo libro, però, non hanno lo scopo di narrare l’alluvione: vogliono narrare, invece, la Romagna.
Ci parlano di un territorio, «tra i casolari abbandonati, i canali, gli argini, i fossi, le boscaglie, i canneti: un mondo immobile». Della sua gente in ogni tempo: da una ragazza di Sant’Arcangelo degli anni Quaranta a un gruppo di giovani degli anni Duemila a spasso per la Rimini cinematografica; e da un’adolescente perduta in una rovente estate di città a una coppia di serial killer che sbagliano i loro piani. E certo, ci parlano anche, come in una cronaca dal fronte, di ciò che è successo: «Cosa mi porto via? Cosa decido di salvare?»; «Le villette all’incrocio con via Filanda Vecchia come un arcipelago tropicale »; «Le persone pascolavano in strada perché ancora non si poteva fare niente ma erano felici di stare lì, insieme, farsi compagnia per dirsi a mezza voce che tutto sarebbe tornato come prima»; «Gli amici di Cesenatico mi mandano anche foto buffe dei soccorsi in casa fatti con i pedalò, e penso che forse a salvarci sarà proprio il nostro senso dell’umorismo». Perché la Romagna, in ginocchio, non ci rimane. La Romagna si rialza e si ricostruisce. La Romagna riemerge. «Sii tu dentro un pensare che risana», come esorta la poesia che chiude la raccolta.
Tra le righe e nelle foto dell’inserto, questo è un libro che racconta anche di altri libri, quelli naufragati, incrostati dal fango, delle biblioteche sommerse: è dedicato proprio a loro. Come scrive il curatore Matteo Cavezzali: «Un libro nuovo, per ricordarsi e in qualche modo per salvarsi».
I diritti d’autore di questo libro andranno alle biblioteche pubbliche colpite
J.A.S.T. Just Another Spy Tale
New Jersey, 2007: qualcosa di molto pericoloso viene rubato da una base militare del governo americano. Quattro agenti segreti si mettono sulle tracce dell’oggetto misterioso, lo inseguono attraverso tre continenti sfidando la morte per portare a termine la missione. Aisha, l’esotico fiore all’occhiello della CIA, Mordechai Dekhnavitsh, il numero uno del Mossad e Viscardi, lo spietato assassino del Vaticano. Tutti i Servizi del mondo sono a caccia della Spia, l’uomo senza nome che ha rubato ciò che potrebbe cambiare le sorti dell’intero pianeta. Un oggetto narrativo senza precedenti, un’esperienza d’intrattenimento unica nel suo genere: J.A.S.T. è un romanzo, ma non è solo un romanzo.
I tre volumi contenuti nel prezioso cofanetto raccolgono i dieci episodi della serie che rivoluzionerà la narrativa d’azione. Ogni episodio di J.A.S.T. ha la durata, il ritmo e lo stile narrativo delle puntate delle fiction televisive americane.
IL CUORE NERO DELLE DONNE
L’altra faccia della passione è la furia. Pericolosissima è quella femminile, scatenata dalla gelosia, dalla disillusione, dalla sete di vendetta, sfociata in alcuni degli omicidi più efferati della storia del crimine: dall’antichità classica, in cui nobili mogli d’eroi come Clitemnestra o popolane come l’avvelenatrice romana Locusta tessevano intrighi densi di odio e potere, fino al Novecento in cui celebri amanti tradite, come Pia Bellentani e Rina Fort, nutrirono di incubi l’immaginario di un pubblico già allora assetato di atrocità. Otto tra le migliori noiriste italiane si cimentano con le signore belle e mortali che il tempo ha consegnato al mito, tra cui Lucrezia Borgia, la Monaca di Monza, la Contessa Tiepolo, la Saponificatrice di Correggio. Carnefici che furono anche vittime, ritratte senza assoluzione né condanna in racconti appassionati che ci fanno entrare nella loro vicenda umana, nella loro epoca storica, nella loro mente. Come scrive il curatore Luca Crovi, ognuno di essi è “una storia esemplare che parla della femminilità”, di quel mistero capace di dare la vita come di toglierla. Altro che “piccole donne”, le donne in realtà sono grandi: nel bene e nel male.
Nessuna più
I proventi di questo libro andranno al Telefono Rosa
Ogni anno oltre cento donne vengono uccise in Italia da uomini che conoscevano o con cui, nella maggioranza dei casi, avevano avuto una relazione affettiva. Il numero delle vittime aumenta in maniera allarmante, a riprova che il femminicidio non è solo un atto empio e feroce ma anche il frutto di una cultura del disprezzo nei confronti della femminilità, di una modalità distorta di vivere i rapporti umani, di una visione dell’amore come smania brutale di possesso. Davanti a un fenomeno tanto odioso, è difficile – se non impossibile – restare semplicemente a guardare. Quaranta autori italiani hanno reagito con le armi della scrittura, donando il proprio racconto per realizzare questa antologia. Oltre al dramma, alla violenza, al vilipendio, troverete però anche la speranza in un futuro più umano e rispettoso, una speranza sostenuta concretamente con i proventi della vendita del libro, che andranno al Telefono Rosa, l’associazione di volontarie che conduce da venticinque anni una battaglia civile necessaria e improrogabile.